L’ Impresa privata di Onoranze Funebri, che iniziò per prima l’attività nella città di Milano, fu "La società generale di trasporti e Onoranze Funebri FUSETT": correva l’anno 1931. La prima sede fu in Piazza Umanitaria, alle spalle dell’allora Ospedale Maggiore, oggi Fondazione Ircs Ospedale Policlinico.
Il suo fondatore, il Commendator Ambrogio Fusetti, era un imprenditore nel mondo dei trasporti su strada e, dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu il nipote Ettore Fusetti ad assumere il controllo dell’impresa cambiando la sua denominazione in "Impresa Pompe Funebri Giuseppe Fusetti", tutt’ora ubicata nella sede di via Francesco Sforza 43.
Attualmente diretta dalla terza generazione di Fusetti, l’impresa è articolata su tre sedi, svolge l’intera attività che comprende oltre all’organizzazione di cerimonie funebri, con annessi servizi complementari di tipo infermieristico, anche i trasporti funebri e le opere di edilizia cimiteriale.
In ottanta anni dalla sua fondazione rimane l’azienda che ha saputo tramandare la cultura di servire le persone colpite da un lutto, ed una cura per il dettaglio della cerimonia, oltre che l’assistenza in qualsiasi necessità legata al decesso di un familiare.
LA NOSTRA STORIA
IERI
Il primo nucleo dell'impresa Fusetti venne fondato nel 1931 a Milano, in piazza Umanitaria da Giuseppe Fusetti, figlio di Ambrogio.
Nacque come impresa generale di autotrasporti e si sviluppò di pari passo con la crescita dell'uso dei veicoli a motore per il trasporto di merci e persone, in particolare autocorriere nella tratta Milano - Saronno, diventando ben presto un'azienda strutturata.
Pochi anni dopo lo affiancò il nipote Ettore Fusetti, allora giovane studente alla facoltà di giurisprudenza, il quale intuì che la scelta dello zio paterno di inserirsi nel mercato dei servizi ai privati, poteva rivelarsi una scelta vincente.
Il conflitto mondiale e la chiamata al fronte del suo dirigente Ettore, rallentarono e quasi interruppero lo sviluppo della ditta.
Al termine del conflitto la popolazione era decimata e le città in gran parte distrutte ma la voglia di ricominciare era tanta così come il desiderio di dimenticare gli orrori della guerra; la ripresa fu così molto rapida e anche l'impresa Fusetti tornò ad operare di buona lena trasferendo il suo fulcro operativo dai trasporti su strada al servizio di onoranze funebri.
Nacque l'impresa di trasporti e onoranze funebri Giuseppe Fusetti, era il 1946.
Quando la Fusetti iniziò la propria attività, a partire dalla ripresa post bellica, ad essere di dominio pubblico non era solo la gestione dei cimiteri e crematori, bensì anche le onoranze funebri: in questo contesto la Fusetti forniva al comune in regime di appalto, gli automezzi per il trasporto funebre.
Tutte le attività, quali le forniture di cofani funebri, addobbi, fiori potevano essere prestate da aziende private opportunamente attrezzate.
Contattare un operatore locale è utile solo dopo aver avuto informazioni dalla locale sede diplomatica.
Già agli inizi degli anni '60 la Fusetti poteva offrire ai suoi clienti un servizio completo per quello che riguardava l'organizzazione del funerale; feretri con accessori, addobbi per portoni ed allestimenti di camere ardenti, guarnizioni floreali per il feretro e il luogo della cerimonia e attraverso la collaborazione di professionisti esterni, la preparazione della salma.
Fu inoltre la prima a Milano a trasformare veicoli di serie in auto funebri, tra queste le prime "celebri" Mercedes.
In tutta la sua prima fase storica l'azienda ha dovuto sempre convivere con una latente e pervasiva tensione tra il sistema imprenditoriale di onoranze funebri privato, votato a dare la possibilità di personalizzare il servizio per coloro che desiderano onorare i propri defunti e l'attività della pubblica amministrazione talvolta accentratrice.
Per molti anni a partire dal dopoguerra le possibilità di scelta erano assai limitate e "classificate".
I funerali erano di tre classi distinte in base alla pompa, ovvero al fasto, dei feretri, degli addobbi, e dei mezzi di trasporto utilizzati.
Con il passare degli anni il numero degli operatori nel settore è cresciuto notevolmente.
Anche la popolazione di Milano ha avuto un aumento considerevole fino agli anni '80, conseguentemente anche il numero dei decessi è prima aumentato e poi decresciuto.
Nel 1958 gli abitanti erano 1.426.000 e i decessi furono 14.012, dieci anni dopo i cittadini milanesi erano 1.690.848 e vi furono 16.958 decessi.
Nel 1973 la popolazione raggiunse il picco più elevato 1.743.427 e decedettero 16.797 persone, ancora dieci anni dopo a fronte di una popolazione di poco più di un milione e mezzo di abitanti vi furono 15.610 decessi.
OGGI
In questi anni si è sviluppata una concorrenza talvolta aggressiva e subdola che ha dato vita a fenomeni di malcostume periodicamente denunciati dalla stampa che altro non hanno dimostrato se non la degenerazione di un concetto sano: servire le famiglie in un momento di grande fragilità e dolore.
La morte è un fatto ineluttabile per ognuno di noi, ma la solennità e la forma con cui ci viene tributato l'ultimo saluto è un fatto di costume, che negli ultimi 50 anni ha risentito di un progressivo e costante mutamento verso livelli più modesti e poco fastosi.
Al contrario in passato la tradizione funebre, che del lutto è la più vistosa manifestazione, tendeva ad assumere un grande valore sentimentale e sociale.
Negli ultimi anni anche il senso del lutto ha subito profonde mutazioni che dipendono principalmente dalla frenesia che quotidianamente ci accompagna e che rende alcune pratiche difficili se non impossibili: i cortei funebri sono sempre più rari poichè condizionati e subordinati alla viabilità cittadina e anche la veglia funebre a domicilio è divenuto fenomeno più raro, talvolta sostituito dall'utilizzo di luoghi a questo scopo creati come le funeral houses.
I cimiteri sono tuttora realizzati in ambito Comunale su tutto il territorio nazionale.
La pratica della cremazione ha avuto un progressivo incremento, raggiungendo in città come Milano o Torino una percentuale molto elevata.
Malgrado ciò, l'impresa Fusetti ha sempre cercato di coniugare tradizione e innovazione costruendosi, in oltre 70 anni di attività, l'immagine di un'azienda solida che opera con professionalità nel pieno rispetto delle famiglie.
Uno stile di lavoro rigoroso, rispettoso dei sentimenti umani, cosente ad un'azienda di mantenere anche alto il proprio nome e di prestare la propria opera innalzando il cittadino al di sopra di ogni interesse.
Ettore Fusetti ha dato questa filosofia alla sua società, filosofia che l'azienda ha mantenuto anche attraverso le trasformazioni sociali ed economiche del tempo.
Fusetti è ancora oggi l'impresa di onoranze funebri cui si rivolge la migliore borghesia della nostra città.
ETTORE FUSETTI
Ettore Fusetti nacque a Milano nel 1914.
Ancora studente affiancò lo zio paterno nella direzione dell'azienda e nel 1940 conseguì la laurea in Giurisprudenza.
Durante il secondo conflitto mondiale venne chiamato al fronte, in Grecia, dove rimase 4 anni in qualità di comandante del reparto trasporti del VII Reggimento di Fanteria "Cuneo".
Congedandosi con il grado di Capitano fece ritorno a casa e riprese ad occuparsi dell'azienda dapprima ancora al fianco dello zio paterno e dal 1948, quando questi mancò, ne rimase alla guida fino al 1992 quando passò il testimone al figlio Giuseppe.
Il 3 Gennaio 1981 venne nominato Cavaliere del Lavoro.
Ettore Fusetti è scomparso nell'agosto del 1995.